domenica 23 dicembre 2007

Mangia come parli

di Maria Camilla Mayr


"Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo" (Genesi, I, 29).

Persino la solitamente algida wikipedia assume toni apocalittici quando deve parlare dei VEGETARIANI, coloro i quali non mangiano animali. Perché costoro, che aumentano di giorno in giorno, saranno anche pacifici ma certamente sono implacabili quando si tratta di fare proseliti. La tattica è discreta, ma d'altro canto come si fa a ordinare una tartare dopo che "loro" hanno spiegato a voce alta al cameriere che non mangiano animali di NESSUN tipo, dato che in Italia la domanda classica del cameriere è "allora se è vegetariana possiamo darle un bel pesciolino ai ferri?".

In compagnia dei vegetariani ci si sente dei cannibali e ogni boccone di carne sembra fatto di spine, soprattutto se mentre mastichi ti spiegano che la questione è semplice, che anche Paul McCartney dice che non si può mangiare ciò che ha un volto. Immediatamente parte la carrellata sulle facce degli animali che hai incontrato nella tua vita, anche di quelli che hai visto quando ormai erano sulla teglia, senza contare i pesci che hai dovuto controllare per la cottura "finché l'occhio non era fuori".

Ed è lì che capisci perché i vegetariani sono irritanti: perché riescono a fare quello che tutti dovremmo fare ma non ne abbiamo il coraggio o la forza di volontà. Provate a dire a dei bambini di cinque o sei anni "ecco un bel piattino di coniglio arrosto!" e nei loro sguardi inorriditi vedrete la strada da seguire.

"Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare e anche l'uccisione di un animale sarà considerata un grave delitto" (Leonardo da Vinci).

fonte GiudizioUniversale.it

6 commenti:

pfafff ha detto...

ok, anch'io sono diventato vegetariano da ieri.
però quello che non capisco è una cosa. ho letto tutte le indicazioni sul sito nutrizionevegetariana.it
ma non riesco a raggiungere le mia 5 porzioni di alimenti ricchi di proteine.
non ho rinunciato al latte a colazione. formaggi non ne mangiavo nemmeno prima tranne la mozzarella.
che faccio? devo imbbottirmi di legumi? una volta ho sentito che non bisognerebbe mangiare legumi più di 3 volte a settimana (vabbè che ho sentito dire anche che il fumo non fa male....)

linda McCartney disse "se i mattatoi avessero le pareti di vetro, tutti saremmo vegetariani"

dr. Luciana Baroni, MD ha detto...

per raggiungere questo numero di porzioni (si www.vegpyramid.info) non dovrebbero esserci particolari problemi, posto che:

-1 porzione deve essere costituita da 30 g di frutta secca
-se bevi latte, 1 tazza (=250 cc) di latte di soia o vaccino sono altre 2 porzioni
-1 porzione di legumi sono 30 g di legumi secchi, puoi assumere 60 g e sono altre 2 porzioni, oppure alternare con 1 porzione di tempeh, seitan o tofu (=70 g).

Che i legumi non vadano mangiati spesso lo dicono quelli che vogliono vendere la carne, così come chi vende sigarette dice che il fumo non fa male...

pfafff ha detto...

sarà, ma ogni volta che dico di essere vegetariano vengo attaccato da tutti, anche quelli che arrivano a metà conversazione.
e poi l'essere vegetariano à creato più leggende dei coccodrilli sulle fogne di new york.
- ma non puoi rimanere vegetariano a lungo!
- l'essere vegetariano è una limitazione, una forzatura, l'uomo è fatto per essere onnivoro.
- ma tu mangi solo insalata?
- la tua alimentazione è monotona.
- la B12 c'è solo sulla carne (leggo ora dal sito che non è così).
- incorrerai in carenze alimentari.
- il vitello è fatto per essere mangiato dall'uomo (mi auguro stesse scherzando quello che me mi à detto ciò).

insomma, io non posso difendermi ogni volta in 4-5 conversazioni contemporaneamente. e poi non sono così esperto da controbattere a tutte la accuse che mi vengono mosse. è curioso il fatto che io non critico le abitudini alimentari altri (nel qual caso che avrebbero ragione a criticare le mie).
no. appena sentono che sono vegetariano inizia la serie di ingiurie (scherzose) per dimostrare alla platea che io sono il diverso.

Possibile che non vi sia un modo per far cadere certi luoghi comuni?
tutta la scienza vegetariana non piò essere dedicata a pochi.
beninteso, io non mi intrometto nelle scelte altrui, però preferisco uno che dice "conosco i vantaggi dell'essere vegetariano, ma a me la carne piace molto, me ne frego dei diritti animali e della mia salute. apprezzo le tue scelte ma non le condivido" piuttosto di uno che dice "tu sbagli io ò ragione".
che si può fare?

scusate lo sfogo ma rimanere alzato fino alle 3 parlando di questo è un po' stancante...

Anonimo ha detto...

Anche io sono sono sempre satata attenta alla mia alimentazione, sono cresciuta nel sud Italia seguendo i criteri della dieta mediterranea che non è uno specifico programma dietetico, ma un insieme di abitudini alimentari tradizionalmente seguite dai popoli della regione mediterranea. Adesso vivo nel Nord Italia e le mie abitudini alimentari sono un pò cambiate, ho cominciato ad eliminare la carne, anche se mangiavo solo carne bianca, adoro i legumi e cereali e ne faccio largo uso, sono soddisfatta del mio regime alimentare attuale. Mi pongo dei problemi relativi all'alimentazione dei miei bambini, frequentano scuole pubbliche con mensa interna e si sentono diversi dagli altri bimbi a dover rifiutare la carne, io non gli impongo niente, vorrei fosse una loro scelta e nello stesso tempo non voglio che siano emarginati per le scelte alimentari...Ha qualche consiglio?

dr. Luciana Baroni, MD ha detto...

Essere Vegetariano per chi non lo è può sembrare fantascientifico.

Ammettiamo che tuttavia ci siano due categorie di persone:

-i curiosi e in buonafede, con i quali vale la pena di discutere e spiegare le proprie ragioni, senza tuttavia farle "cadere dall'alto". Se queste persono sono seriamente interessate, staranno ad ascoltare e forse potranno anche mettersi in discussione.

-coloro a cui invece non gliene frega proprio niente delle scelte altrui, dell'etica e di quant'altro può starci dietro. Con queste persone non vale proprio la pena di discutere, perché comunque non hanno nessuna intenzione di stare ad ascoltare. Probabilmente farebbero così anche con persone di altra razza, altre fedi, altri costumi. Non bisogna difendersi da queste persone, bisogna solo lasciarle andare per la loro strada e sedersi ad attendere in riva al fiume.

Non puoi convertire il mondo, puoi solo essere un esempio positivo per chi è recettivo.

dr. Luciana Baroni, MD ha detto...

Per quanto riguarda il problema mense, è un annoso problema, in quanto al momento la possibilità di scegliere un menù vegetariano dipende dal capitolato sottoscritto con la ditta di ristorazione.

Tuttavia in molte scuole gruppi di genitori sono riusciti a far somministrare ai loro figli dei menù vegetariani equilibrati.

Solitamente i bambini sono curiosi: è probabile che se suo figlio risucirà a mangiare vegetariano gli altri bambini saranno incuriositi e vorranno provare i suoi piatti. Cioé l'esatto contrario di quello che lei teme, cioè il rischio di emarginazione.

Se i suoi figli non vogliorno la carne per amore degli animali, saranno un esempio positivo per altri bambini. Se individua poi un'insegnante sensibile, avrà inoltre sicuramente un'alleata in questo.